AsSaggi d’Autore – Conversazioni su grandi temi della storia e dell’arte - da ottobre 2013 a Savignano sul Rubicone


L’Associazione AGT Guide Turistiche della Romagna promuove, anche nel 2013, la rassegna “AsSaggi d’Autore – Conversazioni su grandi temi della storia e dell’arte”, incontri ad ingresso libero realizzati a Savignano sul Rubicone (FC) con il contributo dell’Istituzione Cultura.Durante le tre serate, che si svolgeranno a Savignano sul Rubicone presso la Sala Allende in corso Vendemini n. 18, i relatori analizzeranno tematiche e vicende di interesse “locale” proponendo anche più ampie riflessioni su grandi temi della storia e dell’arte.

Tutte le conferenze saranno seguite da una degustazione di prodotti tipici e birra artigianale offerta da Amarcord - Birra Artigianale Italiana.

 
Programma

 

La levatrice incredula
Giovedì 24 ottobre 2013 ore 21.00
A cura di Guerrino Lovato

 
Un itinerario Verdiano in Emilia-Romagna
Giovedì 14 novembre 2013 ore 21.00
A cura di Achille Galassi

 

Il cibo nell’arte. Una storia per immagini dal Medioevo al Novecento
Febbraio 2014 – data in via di definizione – ore 21.00
A cura di Alberto Cottino 

 

 Programma di dettaglio

 

La levatrice incredula
Giovedì 24 ottobre 2013 ore 21.00
A cura di Guerrino Lovato
Sala Allende, C.so Vendemini n. 18, Savignano sul Rubicone


Le levatrici, o assistenti, che aiutano Maria al parto sono due, una chiamata Zelomi e l’altra Salomè. A volte sono indicate come Anastasia e Sebel… Ma solamente Salomè è protagonista del miracolo della guarigione delle mani invalide, simbolo del dubbio che la donna ebbe sulla verginità di Maria. Nelle icone della tradizione orientale le levatrici sono spesso due e sempre intente a lavare il piccolo Gesù, a porgerlo a Maria per la poppata, a stemperare l’acqua nel bacile o ad asciugare i panni; ma mai appare il fatto narrato dai Vangeli apocrifi che racconta dell’incredulità di Salomè, semplicemente spiegabile con la non ortodossia delle fonti di un miracolo così precoce nella leggenda cristiana. Sia l’iconografia occidentale che quella orientale devono attingere a questi Vangeli e alla Leggenda aurea di Jacopo da Varagine per trovare i soggetti dell’infanzia di Gesù, tanto necessari a quelle “Bibbie del popolo” che erano le chiese affrescate e scolpite, e le sacre icone dipinte. Nelle Natività della Chiesa d’Occidente, invece, il miracolo della levatrice incredula compare: dalle paleocristiane catacombe di San Sebastiano, del IV secolo, fino alla pala d’altare di Fermo di Rubens, dove si può identificare forse l’ultimo riferimento al leggendario miracolo. Una tradizione lunga quasi 1200 anni a evidenziare il grande bisogno di miracoli, in special modo quelli legati al parto, all’allattamento e alla procreazione, momenti cruciali dell’umana esistenza.

La conferenza, che sarà occasione per la presentazione del libro recentemente uscito e curato dal relatore stesso, intende ripercorrere le tappe iconografiche del tema della “levatrice incredula” che l’autore ha indagato nelle opere dell’arte cristiana fino ad ora ignorate da parte della maggior parte degli storici dell’arte.

 

Guerrino Lovato ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Nel 1983 ha aperto in Venezia un laboratorio e una bottega dove crea, assieme alle sue ormai celebri maschere veneziane di cartapesta, macchinerie per il teatro, l'opera e il cinema. Ha organizzato molte edizioni del Carnevale di Venezia, è stato per anni Prior Grando della Compagnia Dè Calza I Antichi, tradizionale sodalizio la cui fondazione risale alla metà del '500. Nel Dicembre 1993 ha creato per conto del Comune di Parigi le sculture del Presepe di Venezia, imponente opera di venticinque metri con automi meccanici e la voce recitante di Marcello Mastroianni. Nel 1995 ha scritto e pubblicato per l'editore De Vecchi il libro "Oggetti e Sculture in Cartapesta".
Ha diretto molti corsi di maschere per dilettanti e professionisti:
Germania (1980, 1998, 1999), Francia (1987, Carnevale di Parigi), Palermo (1996, Festino di Santa Rosalia), Salonicco, (Grecia, 1997),Damasco (1998, The High Institute of Drama), Rovigo (Italia, 1998), Vermont (USA, 2000, Middlebury College), Washington (USA, 2002, Smithsonian Folklife Festival), Pechino (Cina, 2002, "Il design in Italia"), Padova (Italia, 2003, Istituto Internazionale di Commedia dell'Arte), Parigi (Francia, 2003), Rio de Janeiro (Brasile, 2004).
Nel 2002-2003, per la ricostruzione del Gran Teatro la Fenice di Venezia, ha disegnato e modellato tutti i prototipi delle sculture e dei bassorilievi di ornato della cavea.
Nel 2004 ha realizzato, per conto di Palazzo Grassi, il gruppo di quattro sculture in resina e vetro (in totale 11 metri) che riproduce uno dei più famosi dipinti di Salvador Dali, in occasione della mostra monografica del maestro del Surrealismo.
Nel 2007, per la mostra Tiziano Ultimo Atto a Belluno, curata dal proff. Lionello Puppi e su sua richiesta ha eseguito con l"ebanista Gianni Malizia il modello in legno e terracotta del monumento a Tiziano eseguito nell’800 dai Zandomeneghi per la chiesa dei Frari a Venezia. Il modello alto 150 cm è permanentemente esposto nella casa di Tiziano a Pieve di Cadore.
E’ inoltre esperto di simbologia rinascimentale.

 

 
Un itinerario Verdiano in Emilia-Romagna
Giovedì 14 novembre 2013 ore 21.00
A cura di Achille Galassi
Sala Allende, C.so Vendemini n. 18, Savignano sul Rubicone


A conclusione delle celebrazioni per il secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-1901) si propone un “itinerario virtuale” dedicato ai luoghi verdiani emiliano-romagnoli: da Roncole di Busseto a Villa S. Agata, al Teatro Regio di Parma; il percorso include, inoltre, i teatri storici della Romagna, testimoni dei primi successi del Maestro e legati alle prime manifestazioni risorgimentali, in particolare il nuovo teatro di Rimini, inaugurato da Verdi nel 1857 con la prima dell’Aroldo.
La narrazione verrà intrecciata con le vicende dei successi verdiani e la carriera del grande compositore che ha molto contribuito alla costruzione di una storia autenticamente italiana.

Achille Galassi, diplomato in viola e in violino, ha frequentato il DAMS presso l’ Università di Bologna. Oltre ad una vasta attività cameristica ha collaborato, anche in qualità di prima viola, con l’ Orchestra Sinfonica “Toscanini” di Parma, l’Orchestra da Camera della Romagna “Corelli”, l’Orchestra “Gli Archi Italiani”, la “Camerata del Titano”.  E’ titolare della cattedra di viola presso il Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, con l’incarico di vicedirettore e coordinatore del dipartimento archi. In collaborazione con la moglie Gabriella Torrini, docente di Storia dell’ Arte, ha approfondito i rapporti fra musica e pittura, ideando una serie di  percorsi artistico-musicali proposti presso varie sedi culturali.

 

 
Il cibo nell’arte. Una storia per immagini dal Medioevo al Novecento
Febbraio 2014 – data in via di definizione – ore 21.00
A cura di Alberto Cottino 
Sala Allende, C.so Vendemini n. 18, Savignano sul Rubicone

 
L’arte figurativa è stata da sempre uno dei mezzi più importanti in possesso dell’uomo per conoscere il mondo, per interpretarlo, per trasmetterne i valori ai posteri, fondamentale per noi oggi per comprendere l’evoluzione della società. In questo senso la raffigurazione del cibo, realistica o simbolica, è stata a partire dal Medioevo uno dei temi più importanti e sentiti da parte degli artisti. La conversazione inizia proprio dalle raffigurazioni del cibo nel Medioevo italiano (a partire da quelle di Benedetto Antelami nel Battistero di Parma e dai Tacuina Sanitatis trecenteschi), attraverso il simbolismo religioso della frutta e della verdura tipico del Medioevo, per giungere alle grandi raffigurazioni del Rinascimento quali il Cenacolo di Leonardo. Non mancheranno le nature morte barocche.  Dal Settecento cambia la società, cambia il rapporto dell’essere umano con il cibo, cambiano i cibi stessi, con la diffusione di molte specie nuove provenienti dalle Americhe. L’arte figurativa registra con scrupolo tutti questi cambiamenti, presentandoci nature morte molto significative, così come raffigurazioni realistiche e di stampo sociale, specchio fedele di una società in evoluzione, quali i celebri Mangiatori di patate di Vincent Van Gogh, ma anche simboliche e metafisiche come le Uova di Casorati. Riflettere sui rapporti tra cibo e arte significa entrare nel vivo della storia dell’uomo e della società.


Alberto Cottino vive e lavora a Torino, dove è docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia Albertina delle Belle Arti. È inoltre docente a contratto di “Metodologia della ricerca storico-artistica” presso l’Università degli Studi di Bologna sede di Ravenna. Specialista in pittura italiana dal Cinquecento al Settecento, è uno dei massimi specialisti in riferimento al tema della natura morta. Curatore di numerose mostre, si occupa di museologia, divulgazione artistica e di arte contemporanea.

 

 
TUTTE LE SERATE SONO AD INGRESSO GRATUITO

Con il contributo dell’Istituzione Cultura Savignano
Per informazioni:
Ass.ne  Agt Guide Turistiche della Romagna
mobile:  348 47 62 425 - 339 45 17 633
e-mail:
agtromagna@libero.it
www.agtromagna.blogspot.com

 

Tutte le conferenze saranno seguite da una degustazione di prodotti tipici e birra artigianale offerta da Amarcord - Birra Artigianale Italiana

Post più popolari